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Etici senza ricetta

Il Sole 24 Ore Sanita'

Etici senza ricetta: si fa così
Il Sole 24 Ore Sanita' del 18/03/2008  N. 11 18-24 MARZO 2008  p. 7

 


Regole pattuite con medici e farmacisti in vigore entro un mese

I diabetici, gli ipertesi, i malati cronici, ma anche i pazienti in cura con un antibiotico che rimanessero improvvisamente sprovvisti del farmaco indispensabile a proseguire la terapia potranno presto ritirare in farmacia - a proprie spese - il medicinale di cui hanno bisogno senza esibire la necessaria prescrizione medica. La stessa opportunità varrà per chi - dimesso da ricovero ospedaliero - abbia necessità di proseguire la terapia raccomandata. Ma il farmacista potrà consegnare una sola confezione contenente il più basso numero di unità posologiche del farmaco richiesto: una deroga è prevista solo nel caso di antibiotici iniettabili monodose, di cui potrà essere consegnata la quantità sufficiente a garantire la prosecuzione del trattamento fino alla possibilità di un contatto tra paziente e medico durante. A stabilire le regole di condotta per la consegna da parte del farmacista di farmaci con obbligo di ricetta anche in assenza della prescrizione - nei soli casi di estrema necessità e urgenza - è un decreto del ministero della Salute appena trasmesso all'esame della Conferenza Stato-Regioni per l'acquisizione della prevista intesa, come stabilito dall'aggiornamento del "Codice dei medicinali" varato in dicembre (Dlgs 274/2007). Il provvedimento - che doveva essere emanato entro fine febbraio e che entrerà in vigore entro 30 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - serve a dare una risposta alle situazioni di effettiva emergenza - quale a esempio l'improvvisa indisponibilità di insulina per il diabetico - e sarà sottoposto a stretta vigilanza, per evitare errori e abusi. In base alle procedure concordate dalla Salute in ripetuti incontri con i rappresentanti dei farmacisti e dei medici, saranno a esempio totalmente esclusi dalla dispensazione d'urgenza i medicinali inseriti nelle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope per il trattamento dei tossicodipendenti. Mentre resta comunque subordinata a condizioni la consegna urgente delle altre tipologie di medicinali rientranti nella misura: potranno essere dispensati se in farmacia risultano altre prescrizioni per lo stesso paziente riferite allo stesso medicinale; ovvero se il paziente può esibire documenti attestanti la patologia cronica da cui è affetto o una ricetta scaduta da non oltre 30 giorni. Ma varrà anche la conoscenza diretta del farmacista sulla situazione e sulle terapie seguite dal cliente. Nel caso di terapie antibiotiche in corso, potrà essere sufficiente esibire un flaconcino di medicinale danneggiato e dunque non più utilizzabile. Mentre nel caso di terapie avviate durante il ricovero basterà la documentazione relativa alle dimissioni, purché rilasciata negli ultimi due giorni. Mentre i cronici in possesso soltanto dell'attestazione relativa alla patologia dovranno sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità circa la terapia seguita, che sarà annotata su un apposito registro di farmacia timbrato e numerato. Il tutto varrà come sperimentazione fino a fine anno: entro dicembre, infatti, Federfarma (titolari) e Assofarm (farmacie comunali) dovranno comunicare alla Salute e all'Aifa numerosità e tipologia delle dispensazioni urgenti effettuate in base alle nuove norme entro il 30 novembre per rendere possibili eventuali aggiustamenti da concordare con la Fnomceo (ordini medici) e la Fofi (farmacisti).

Sara Todaro

 

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