Falconi esce dall'Udeur
A poche settimane
dall'accordo si rompe il sodalizio tra il leader di
Salute e Democrazia e Clemente Mastella
"Ci dispiace, ma l'avevamo
detto fin dall'inizio: se il movimento non avrà
garanzie di poter incidere concretamente, attraverso
propri rappresentanti, sulle scelte di politica
sanitaria, ci riterremo liberi da ogni impegno.
Purtroppo è andata proprio così". Mario Falconi,
fondatore e leader del movimento Salute e
Democrazia, spiega in questo modo la sofferta
decisione di abbandonare l'alleanza con l'Udeur, il
partito guidato da Clemente Mastella.
"Avevamo riposto molte speranze in questa alleanza,
nella sua possibilità di incidere nel nostro sistema
sanitario per adeguarlo ai tempi e portarlo più
vicino ai bisogni dei cittadini - precisa Falconi -
ma l'approssimarsi delle elezioni politiche, con
tutte le conseguenze che ciò comporta, ha
evidentemente modificato le condizioni iniziali e ha
impedito all'Udeur e al suo segretario di dare al
movimento le garanzie che avevamo chiesto. Perciò
abbiamo deciso di riprenderci per intero la nostra
autonomia, naturalmente augurando all'Udeur e al
presidente Mastella i migliori successi nella
prossima competizione elettorale". Ma se si conclude
questa alleanza, non si esaurisce affatto lo spirito
con il quale è nato Salute e Democrazia.
Anzi.
"Questa esperienza è stata comunque molto positiva -
spiega Falconi - perché ci ha permesso di conseguire
numerosi risultati. Innanzitutto abbiamo verificato
che tra i cittadini e i medici si è ricominciato a
parlare in maniera costruttiva del sistema sanitario
e di quali direzioni debba prendere. L'idea che la
sanità debba essere uno degli snodi centrali della
politica è passata e siamo stati incoraggiati ad
andare avanti sia dai nostri assistiti sia dai
colleghi che, numerosissimi, hanno risposto al
nostro appello e sono pronti alle prossime
battaglie. Inoltre, proprio come volevamo,
l'iniziativa ha richiamato l'attenzione del mondo
politico su questi temi e mi pare che le indicazioni
programmatiche sulla sanità di diversi partiti siano
molto vicine alle nostre proposte. Insomma "questa
esperienza - conclude Falconi - ci ha rafforzato
nella convinzione che abbiamo intrapreso la strada
giusta. Adesso dobbiamo proseguire per rafforzare il
movimento e il suo progetto, radicandolo stabilmente
in tutto il territorio nazionale, liberi di
partecipare, nelle forme che riterremo più
opportune, a tutte le competizioni elettorali che ci
aspettano".
|