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COMUNICATO STAMPA

FIMMG, UN ANNO DI “GESTIONE MILILLO”

Cosa è cambiato e cosa cambierà: un primo bilancio ad un anno dall’insediamento di Giacomo Milillo, in qualità di Segretario Nazionale Generale


Il primo anno è di solito quello più difficile. Ma anche quello che “fa la differenza”, quello nel quale si lavora duro per gettare le basi di una nuova svolta.
Giacomo Milillo, medico di famiglia di Ivrea, è stato eletto con l’80% dei consensi, poco meno di un anno fa. Da allora di strada ne è stata percorsa.
Innanzitutto, la visione, quel complessivo e complesso angolo di visuale che risponde alla domanda fondamentale del “chi siamo e dove andiamo” e poi gli elementi programmatori che invece rispondono alla domanda del “cosa facciamo per arrivarci”.

La costruzione di una visione strategica ha comportato, durante questa prima fase” - commenta Giacomo Milillo – “un lungo processo di elaborazione interno, numerosi passaggi finalizzati alla condivisione e riconoscimento profondo di una posizione comune: ‘voglia di sindacato’. In questa semplice affermazione la messa a fuoco della nostra identità, della nostra vocazione di parte sociale che contribuisce, da un punto di vista ben delineato, alla elaborazione di soluzioni condivise con tutte le altre, a favore dei cittadini. Questo processo interno ha portato ad una riscoperta dello ”stare bene in casa propria”, favorendo lo scambio interno, accogliendo quello esterno. Durante questo primo anno infatti le consultazioni, i tavoli di confronto per una elaborazione collegiale delle soluzioni sono state numerose. Il culmine di questo processo è il documento della rifondazione della medicina generale, nel quale con forza è espressa la necessità di un forte potenziamento e coordinamento della medicina del territorio, che per altro è già avvenuto in numerose parti del nostro Paese, nel segno di due valori fondamentali: autonomia di scelte e senso di responsabilità”.

Gli elementi programmatori, attivati già in questo primo anno, anche se su fronti differenti, rispondono alla coerenza della visione generale e sono numerosi:
  • Dalla sfida dell’emergenza cronicità, per la quale i malati necessitano di assistenza continua nel tempo e vicina ai luoghi nei quali vivono, con accesso unico, semplice e ben identificato, oltre ad un percorso di diagnosi e cura personalizzato, condiviso fra gli operatori e non frammentato. Da questa analisi, il progetto Unità di Medicina Generale, UGM. Le unità sul territorio nelle quali il medico è sostenuto da altre figure professionali che integrano la sua competenza: il personale di studio, l’infermiere, l’assistente sociale.
  • La formazione in medicina generale. Una battaglia da cui non si può prescindere: la formazione dei giovani medici, volti a intraprendere questa professione, deve diventare uniforme su tutto il territorio; deve essere insegnata all’Università dai medici di medicina generale; deve poter contare su un opportuno periodo di tirocinio da svolgersi presso gli studi medici di medicina generale; l’attivazione di possibilità di tirocinio presso gli studi di medicina generale.
  • Le nuove tecnologie. FIMMG crede fortemente nelle opportunità di cura e diagnosi offerte dalle nuove tecnologie. Per questo sono stati istituiti quest’anno due gruppi di lavoro, sull’IT e sulla telemedicina con delega ad un segretario regionale di coordinamento delle politiche informatiche. E’ grande l’impegno che il sindacato sta mettendo in questo, con l’obiettivo di attivare confronti con il sistema sanitario nazionale finalizzati ad una piena integrazione e coordinamento.
  • Le politiche del farmaco. Continuo è l’impegno di dibattito e collaborazione alla ricerca delle soluzioni più adatte al miglior utilizzo del farmaco, di cui è segno la collaborazione con l’AIFA a cui FIMMG ha richiesto un maggior coinvolgimento nella composizione della Commissione Tecnico – Scientifica. L’istanza dell’impegno sindacale su questo argomento è la rivendicazione del pieno controllo nell’uso del farmaco.
  • Emergenza sanitaria territoriale – 118. Il sindacato ritiene strategico un investimento sull’intero settore, attraverso il potenziamento di un sistema di comunicazioni integrato in rete, tra tutti i professionisti delle cure territoriali, in modo da garantire assistenza al cittadino vittima di eventi traumatici ed acuti.
  • La previdenza. In questo ambito, gli obiettivi di politica sindacale più importanti sono:
    • il consolidamento del patto tra le generazioni
    • il sostegno ai giovani colleghi
    • la mobilitazione contro la doppia tassazione del patrimonio
    • la costituzione di un fronte comune tra i sindacati maggioritari e le principali associazioni professionali
  • Fisco. Avvio di una politica fiscale attraverso la costituzione di una task force dedicata con l’obiettivo di giungere alla proposta di un trattamento fiscale che consideri le peculiarità del medico di medicina generale
  • La convenzione. Affinché la categoria possa provvedere alle nuove e pressanti esigenze previdenziali, oltre a dare formale avvio ad un approfondito lavoro tecnico per la definizione (entro il 2008) della nuova convenzione, ci si è posto l’obiettivo di chiudere, entro l’anno in corso, un accordo a stralcio del rinnovo, affinché la categoria possa immediatamente provvedere alle nuove e pressanti esigenze previdenziali, oltre a dare formale avvio ad un approfondito lavoro tecnico per la definizione, entro il 2008, della nuova convenzione.
Questo primo anno, dunque, si è dimostrato proficuo per gettare le basi verso il cambiamento per un nuovo futuro dei professionisti della medicina generale.
  

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