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La Fimmg critica le delibere adottate dalla Giunta in tema di contenimento della spesa farmaceutica

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La Fimmg critica le delibere adottate dalla Giunta in tema di contenimento della spesa farmaceutica

CATANZARO. I medici di famiglia della Calabria potrebbero sostituire il crocifisso presente negli studi ambulatoriali con la foto di un colonnello della guardia di finanza. La provocazione arriva dal sindacato Fimmg che, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina, nella sede dell’Ordine dei medici di Catanzaro, ha contestato le delibere adottate dalla Giunta regionale in relazione al contenimento della spesa farmaceutica. Secondo il segretario regionale del sindacato, Pasquale Gallucci, le delibere adottate il 18 dicembre 2006 e il 13 febbraio 2007, infatti, “militarizzano la sanità”. Per questo, il sindacato della Fimmg ha chiesto all’assessore regionale alla Salute, Doris Lo Moro, di “ritirare l’atto deliberativo, che deve essere riscritto - ha evidenziato Gallucci - in maniera comprensibile e dopo avere avviato la necessaria consultazione con le parti interessate”. Un dato, quest’ultimo, richiamato pesantemente nel corso della conferenza stampa, dal momento che la Fimmg ha sottolineato che “non risulta alcuna consultazione avviata con le categorie, nonostante in delibera sia scritto il contrario”. Pasquale Gallucci ha aggiunto che “non vogliamo entrare nella gestione economico-finanziaria del provvedimento, ma ci sono aspetti tecnici e medico-legali che devono essere chiariti. Esistono - ha spiegato la Fimmg - incomprensioni evidenti che introducono un sistema estremamente preoccupante per la libertà del medico, nel momento in cui si istituzionalizza il ruolo delle Forze dell’ordine nel controllo della spesa farmaceutica. Il nostro operato - ha detto Gallucci - sarà sindacato da un organismo che non è tecnico”. Altra contestazione dei medici di famiglia, riguarda la monoprescrizione: “Questa non è una soluzione - ha sostenuto il sindacato - ma solo una partita di giro che avrà ripercussioni gravissime.
 D’altronde, siamo davanti ad un atto deliberativo scritto con i piedi - ha incalzato Pasquale Gallucci - come dimostra la conflittualità che ha innescato”. “La prescrizione dei farmaci generici - ha proseguito il presidente del sindacato - è una costrizione per il medico, vuol dire violentare la libertà dei medici e non avere alcun ritorno economico. Così come la prescrizione per i farmaci antiulcera, così come è stata prevista, ci impone di stare con una calcolatrice in mano per verificare se si supera o meno il tetto previsto. Queste non sono soluzioni - ha ammonito Gallucci - perché la politica deve avere il coraggio di dire ai cittadini calabresi che si può restituire quella determinata somma e non di più. Non entro nella gestione politica, ma si deve avere il coraggio di dire le cose come stanno”. Sul superamento dei budget, Gallucci ha ricordato anche l’aspetto che riguarda alcuni medicinali con doppio processo di distribuzione. Si tratta di farmaci che dovrebbero essere prescritti dalle Aziende sanitarie, che risparmiano quasi il 70% nell’acquisto, “ma le As - ha detto il sindacato - non partiranno mai con queste procedure, quindi la distribuzione sarà affidata al medico generico che però avrà caricato queste prescrizioni sul proprio budget”. Critiche anche per la costituzione della Commissione per l’appropriatezza: “È una commissione che abbiamo sempre chiesto - ha affermato il presidente del sindacato - ma è stata creata solo determinare sanzioni ai medici”. Proprio sulla spesa farmaceutica, Pasquale Gallucci ha ripreso, infine, l’indagine avviata dalla Corte dei conti, che coinvolge 24 medici di famiglia. “Sono molto preoccupato - ha detto il presidente della Fimmg - perché le indagini sono seguite da personale non tecnico. Questi medici sono rimasti impelagati per questioni statistiche. Siamo comunque davanti - ha concluso Gallucci - ad una delibera che va demolita e riscritta”.

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