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IL COLLEGA SCUTERI RISPONDE AL DR LAVITOLA EX DIRETTORE DISTRETTO 2 CATANZARO

Antonio Scuteri

Alla cortese attenzione del Direttore del distretto n. 2 Dott. A. Lavitola.

 

Oggetto: chiarimenti spesa sanitaria 2007

 

Egr. Direttore

alcuni giorni or sono ho ricevuto la sua lettera del 28/10/2007 avente oggetto: spesa sanitaria 2007, e sono rimasto molto sorpreso dalla seconda parte della lettera, dapprima ho pensato di aver ricevuto per errore una lettera non indirizzata al sottoscritto, ma, dopo aver verificato il mio nome sulla  busta, ho ipotizzato che tali informazioni non era indirizzate al MMG Antonio Scuteri, ma al contribuente Antonio Scuteri che nel 2008 ha versato nelle casse della regione calabria ben 4216 euro,  buona parte dei quali spesi per finanziare la sanità calabrese, e per informarlo che tale denaro non è stato ben utilizzato.

E’ chiaro che lei non ha alcuna responsabilità in merito, ma senz’altro è più informato di me,  e, pertanto, in  qualità sia di contribuente che di MMG le chiedo perché la DGR 93/07 del 20 febbraio 2007 a distanza di quasi due anni non è stata resa operativa non solo dalle aziende Pugliese-Ciaccio e dall’Università Magna Grecia, ma neppure dagli ospedali di Soverato e Chiaravalle, gestiti direttamente dall’ASP, vorrei farle notare che la distribuzione diretta dei farmaci a fine ricovero in altre regioni, ad es. in Emilia Romagna, è attuata da anni.

Sempre in qualità di contribuente e MMG vorrei sapere se la giunta regionale e l’ASP di Catanzaro hanno qualche progetto per far aumentare la distribuzione diretta dei farmaci a duplice via di distribuzione; non conosco gli ultimi reports, ma fino a qualche anno fa in Calabria venivano erogati direttamente dalle asl solo il 15% di tale categoria di farmaci, una delle percentuali più basse d’Italia. Il motivo di tale situazione è semplice e conosciuto da tutti, ma lo esplicito ugualmente perché sarei molto contrariato se ricevessi un’altra lettera da parte dell’ASP con l’invito a consigliare ai pazienti il ritiro dei farmaci nelle farmacie ASP.

Il paziente che necessita di un farmaco a duplice via di distribuzione ha due possibilità:

A)   il paziente riceve dal medico specialista la prescrizione del farmaco su ricetta del SSN (senza alcuna altra informazione) si reca in farmacia e spedisce la ricetta;

B)    Il paziente riceve il piano terapeutico per il farmaco, ma non la ricetta del ssn (e nessun altra informazione), in tale caso si reca dal proprio medico curante, il MMG lo informa che può ritirare il farmaco dalle farmacie dell’ASP con un consistente risparmio per l’azienda e quindi, indirettamente, per i cittadini. Qualche volta il paziente segue il consiglio del suo medico e, ad es., da Borgia si reca a Catanzaro Lido presso la sede del distretto per farsi compilare il modulo necessario; se il funzionario è presente, con il modulo compilato si sposta alla farmacia dell’ASP,  dove 2  volte settimana,  distribuiscono i farmaci ai pazienti; se il farmaco è disponibile il paziente è molto soddisfatto perché si è comportato in modo eticamente ineccepibile, ha perso una mattinata, ha consumato tre litri di benzina, ma è riuscito a far risparmiare la regione Calabria e l’ASP di Catanzaro, ha compiuto una piccola impresa! Se il farmaco non è disponibile riceve il suggerimento di ritornare dal suo MMG per farselo prescrivere.

Fatte queste premesse, qualora l’ASP di Catanzaro decidesse realmente di aumentare la quota di farmaci distribuiti direttamente dalle sue farmacie vale a dire “  l’unico strumento valido per il contenimento della spesa farmaceutica”  dovrebbe in primo luogo

-        informare i medici specialisti, primi prescrittori del farmaco, dell’esistenza  della distribuzione diretta da parte dell’ASP ed invitarli a consigliare i pazienti di servirsi delle farmacie dell’ASP ( forse solo gli ematologi del Pugliese Ciaccio informano i pazienti, è verosimile che molti specialisti siano all’oscuro dell’erogabilità diretta o, in ogni caso, si comportano come se non ne sapessero nulla)

-        informare l’assessorato alla sanità della regione Calabria (o il commissario del governo nel caso la sanità calabrese venga commissariata) che se i cittadini non hanno un vantaggio immediato (fino al 2005 i pazienti che ritiravano i farmaci dalle ASL non pagavano il ticket, era un piccolo incentivo, ora non c’è neppure questo) e possono scegliere andranno nella farmacia che hanno a 100 metri da casa e non certo a 10 o 20  km di distanza;

-        Riorganizzare il servizio di distribuzione dei farmaci in modo da diventare realmente concorrenziali con le farmacie private, valutando ad es. la possibilità della distribuzione gratuita a domicilio del paziente o della distribuzione tramite le stesse farmacie private di farmaci acquistati a prezzo scontato dall’ASP come avviene in altre regioni.

Rimango a sua disposizione per qualsiasi altro chiarimento.

 

20-11-2008                                                                Cordiali saluti

Dr Antonio Scuteri

Via Ferruccio, 2

88021 Borgia

antonio.scuteri@tele2.it

335 5381857

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