Superato lo stop della Corte dei Conti.
Falconi esulta lo Snami minaccia il ricorso, soddisfatta la
Cumi-Aiss
Via libera al nuovo accordo collettivo
nazionale per i medici di medicina generale e del territorio. Le
Regioni hanno prodotto i dovuti approfondimenti e chiarito gli
aspetti messi in evidenza dalla Corte dei Conti. "Sono
strafelice abbiamo lottato con unghie e denti contro tanti
sprovveduti - spiega Mario Falconi, segretario generale della
Fimmg, a Doctornews - se si riaprivano i giochi, ed alla fine
c'era anche questa preoccupazione, la trattativa sarebbe stata
al ribasso e non al rialzo come altri volevano far credere. Ora
che è tutto finito lo posso dire, questa è una grande
convenzione dato il contesto politico ed economico in cui è
stata fatta. Ai medici dico di stare tranquilli non dovranno
fare di più e prenderanno soldi che altri contratti non hanno
avuto".
Con l'approvazione della Conferenza Stato Regioni, che ha dato
le garanzie di copertura economica, ora la nuova convenzione di
medicina di famiglia e della specialistica ambulatoriale diventa
effettiva. Il regolamento Sisac non prevede infatti nessun
ulteriore passaggio se non quello della semplice notifica in
Gazzetta Ufficiale.
"Ovviamente ce lo aspettavamo - spiega Roberto Carlo Rossi,
segretario nazionale organizzativo dello Snami - comunque si
rimane sempre un po' perplessi visto i sondaggi delle riviste
mediche sulla convenzione. Vuol dire che c'è uno scollamento
totale tra quelli che vogliono questo testo convenzionale e la
stragrande maggioranza dei medici di base che si sono espressi
contro la nuova convenzione. Siamo già pronti per il ricorso
appena va in gazzetta lo presenteremo".
"Siamo soddisfatti del positivo sviluppo di questa vicenda. -
spiega Salvo Calì, Segretario nazionale della Cumi-Aiss e
presidente di Federazione Medici-Uil - Alla notizia della
sospensione della Convenzione siamo stati tra quelli che hanno
guardato i fatti: consideravamo le osservazioni della Corte dei
Conti un atto dovuto, anche perché era necessario chiarire
alcuni aspetti del testo firmato dalle parti sociali. Ora che
questi approfondimenti sono stati prodotti dalle Regioni,
bisogna andare avanti. I medici chiedono tempi certi per
l'applicazione del nuovo contratto. Dobbiamo prepararci alle
sfide di una trattativa regionale che si prospetta dura e
difficile, dato che questa è una Convenzione ancora di
transizione. Questo accordo - ha concluso Salvo Calì - ha delle
potenzialità, quindi mettiamo definitivamente da parte le
polemiche e le demagogie di questi mesi e confrontiamoci
nell'interesse dei medici e dei cittadini".
Da fonti vicine alla Conferenza Stato Regioni apprendiamo
inoltre qualche retroscena della riunione odierna che ha portato
alla definitiva approvazione della convenzione. Pare, infatti,
che ci sia stata una accesa discussione tra alcuni presidenti
regionali sull'opportunità di varare l'Acn prima delle elezioni.
Una parte avrebbe preferito rinviare il tutto di qualche
settimana anche per chiarire meglio se la quota Enpam fosse una
spettanza delle Regioni o del Governo.
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