29 Marzo 2017

Il 18 marzo 2017 sono usciti sulla Gazzetta ufficiale i Nuovi Lea (Livelli essenziali di Assistenza) che comprende: il nomenclatore protesico, la fecondazione assistita eterologa ed omologa, nuovi vaccini, screening alla nascita ed esenzioni dal ticket per chi soffre di endometriosi.

Ecco in sintesi le novità dei Nuovi Lea e del Nomenclatore della specialistica e delle protesi:

Il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale
Il nuovo nomenclatore provvede al necessario e atteso aggiornamento del nomenclatore disciplinato dal decreto ministeriale 22 luglio 1996, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete.

Vengono introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che nel 1996 avevano carattere quasi “sperimentale” oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero, ma che oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e possono essere erogate in ambito ambulatoriale.
– individua chiaramente tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero)

– rivede profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica e, per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco puntuale di patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni

– introduce la consulenza genetica, che consente di spiegare al paziente l’importanza ed il significato del test al momento dell’esecuzione, le implicazioni connesse al risultato al momento della consegna del referto ed, eventualmente, di fornire allo stesso il sostegno necessario per affrontare situazioni spesso emotivamente difficili

– introduce prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia) o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica)

Il nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica.
Il nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica consentirà, tra l’altro, di prescrivere:

– ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tasIere adaEate per persone con gravissime disabilità)

– apparecchi acustici a tecnologia digitale
attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti
(allarme e telesoccorso)

– posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni

– arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo

Revisione dell’elenco delle malattie rare
Il provvedimento prevede un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare, realizzato mediante l’inserimento di più di 110 nuove entità tra singole malattie rare e gruppi di malattie Ad esempio, sono inserite nell’elenco: la sarcoidiosi; la sclerosi sistemica progressiva; la miastenia grave. Da notare come le prestazioni concernenti le malattie rare sono erogate in regime di esenzione.

Revisione dell’elenco delle malattie croniche
Importanti revisioni sono apportate anche all’elenco delle malattie croniche. Ad esempio:

– sono introdotte sei nuove patologie esenti: sindrome da talidomide, osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, endometriosi negli stadi clinici “moderato” e “grave”, broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”

– vengono spostate tra le malattie croniche alcune patologie già esenti come malattie rare, quali: malattia celiaca, sindrome di Down, s. Klinefelter, connettiviti indifferenziate

Per la maggior parte delle malattie incluse nell’elenco sono individuate una serie di prestazioni fruibili in esenzione.
Per alcune particolari mala sono individuate puntualmente in quanto le necessità assistenziali dei pazienti sono estese e variabili. In tal caso, per garantire una maggiore flessibilità assistenziale, il medico le individuerà di volta in volta

Vaccini.
Vi è l’introduzione di nuovi vaccini (come: anti-Papillomavirus, anti- Pneumococco, anti-Meningococco) e l’estensione a nuovi destinatari (ad esempio, per il Papillomavirus il vaccino viene erogato anche agli adolescenti maschi)

Screening neonatale.
Vi è l’introduzione dello screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita e l’estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale.

Endometriosi.
Viene previsto l’inserimento dell’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”. Di conseguenza, si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo. Si stimano circa 300.000 esenzioni

Celiachia.
La celiachia diviene, da malattia rara, una malattia cronica.
Ciò in quanto il percorso diagnostico di tale patologia non risulta, ad oggi, tortuoso, lungo e oneroso come avviene per i malati rari.

– sono mantenute in esenzione tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei LEA, utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione delle complicanze e degli eventuali aggravamenti.

– come per tutte le malattie croniche è sufficiente una certificazione di malattia redatta da uno specialista del Servizio sanitario nazionale per ottenere il nuovo attestato di esenzione

Viene mantenuta la disciplina della concessione degli alimenti ai celiaci

Autismo.
Il nuovo schema di decreto recepisce la legge n. 134 del 2015, che prevede l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico

Procreazione medicalmente assistita.
Sino ad oggi le prestazioni di procreazione medicalmente assistita erano erogate solo in regime di ricovero. Per il futuro:

– viene previsto l’inserimento nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale di tutte le prestazioni necessarie nelle diverse fasi concernenti la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa.

– Tutte le prestazioni di raccolta, conservazione e distribuzione di cellule riproduttive finalizzate alla procreazione medicalmente assistita eterologa sono a carico del Servizio sanitario nazionale.

Le risorse.
Gli 800 milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità vengono, quindi, allocati nei 3 livelli assistenziali, destinando:

– 600 milioni per l’assistenza distrettuale (così suddivisi: specialistica 380 milioni, protesi 153 milioni);

– 220 milioni di euro per la prevenzione sanitaria (vaccini);

– I 20 milioni di euro aggiuntivi derivano da un risparmio dovuto al trasferimento di prestazioni dall’assistenza ospedaliera ad altri ambiti assistenziali.

Per l’analisi dettaglita di tutte le novità di seguito disponibili i vari allegati :

Gennaro De Nardo scrive al Direttore Generale dell’ASP di catanzaro per sospendere le trattenute su appropriatezza prescrittiva ai medici di Mmg dell ASP CATANZARO.

Preg.mo Dr. Perri,
Giungono a questa Segreteria, numerose segnalazione da parte di Medici di Medicina Generale iscritti a questo sindacato in riferimento ad ipotetiche trattenute economiche relative ai risultati delle attività della Commissione di appropriatezza del Distretto 1, secondo cui nella seduta del 15 dicembre 2015 sarebbe stato deciso di irrogare le suddette sanzioni.

Giova, da subito, allo scopo, puntualizzare quanto segue:

1. Il provvedimento in questione appare chiaramente difforme e carente rispetto a quanto previsto dalle norme contrattuali vigenti (Art. 27 comma 6 ACN) e dall’ Art. 4 del Regolamento Regionale ad hoc emanato dal Dipartimento Tutela Salute e politiche Sanitarie del 25/06/2015 per i seguenti motivi:
“Il risultato dell’ accertamento, esaminate le eventuali controdeduzioni e/o udito il medico interessato, è comunicato al Direttore Generale dell’ Azienda per i provvedimenti di competenza e al medico interessato”
Appare evidente che non è stata data comunicazione al medico interessato, se non in fase di erogazione della sanzione, e non è stato fatto riferimento alcuno al provvedimento eventualmente emanato dal Direttore Generale dell’ Azienda, ma alla commissione distrettuale di appropriatezza che , invece non ne ha titolo. Nessun medico destinatario di nota di addebito è stato mai convocato dal Direttore Generale per come invece previsto dall’art. 4 del su citato regolamento, per eventuali ulteriori chiarimenti sulla posizione del medico.

2. Va segnalata la mancanza di iniziative formative, per come previsto ( comma 4 Art. 1 legge 8 agosto 1996, n. 425) dalle nome vigenti in tema di spesa farmaceutica, da parte Aziendale, tese a scongiurare errori di inappropriatezza prescrittiva da parte dei Medici prescrittori; tali iniziative hanno avuto avvio nell’ aprile 2016 con risultati a tutti evidenti in termini di appropriatezza e di risparmio di risorse.

3. Mancata valutazione del profilo prescrittivo globale di ogni singolo Medico, attraverso il sistema “di reportisticà integrata” più volte annunciato alla categoria da parte di codesta Azienda; ne consegue la mancata considerazione del reale profilo prescrittivo/assistenziale di ogni singolo medico che nella maggioranza dei casi risulta invece essere ipoprescrittore e iperprescrittore solo per quanto riguarda limitate categoria farmaceutiche e senza la valutazione delle eventuali ricadute in termini di prevenzione di ricoveri e indagini inappropriate.

4. Va segnalata altresì una difforme applicazione dei criteri di valutazione da parte dei singoli Distretti con discrepanze evidenti nell’entità economica delle sanzioni proposte.

5. Mancata osservanza, che quindi renderebbe invalide le determinazioni delle Commissioni di appropriatezza, del Regolamento Regionale ad hoc emanato dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie in data 25/06/2015 che prevedeva la presenza nelle suddette Commissioni di un rappresentante dei medici specialisti ospedalieri e dell’ azienda territoriale. La presenza di. queste figure avrebbe potuto evitare, attraverso I’ integrazione fra i vari attori, una importante mole di prescrizioni indotte per i MMG che allo stato rappresentano il capro espiatorio delle prescrizioni altrui indotte.

6. “Dulcis in fundo”, va sottolineato che I’ unica Azienda Provinciale della Calabria che ha ottenuto significativi risultati in termini di appropriatezza e di corretta allocazione delle risorse è stata proprio I’ ASP di Catanzaro, che oggi appare, invece l’unica ad avere assunto prowedimenti
sanzionatori nei confronti dei propri MMG, nonostante i singolari risultati conseguiti.

La prosecuzione dei provvedimenti sanzionatori e quindi delle trattenute sugli emolumenti, lungi dal rappresentare un momento di integrazione e di collaborazione fra i vari componenti del sistema, potrebbe comportare un irrigidimento non costruttive delle singole parti con l’avvio di una miriade di azioni legali avverse ai provvedimenti emanati, vista la ormai consolidata giurisprudenza in merito, (vedi sentenza della Corte dei conti Regione Lombardia n. 9 del 08/01/2010, Cassazione, 2 marzo 2011, n° 8254) creando ulteriore aggravio di spesa, a discapito del raggiungimento degli obiettivi comuni di appropriatezza e di tutela della salute dei cittadini.
Alla luce di quanto sopra, questo Sindacato propone la convocazione di un tavolo di confronto da Lei presieduto, sulle problematiche riportate in precedenza, con la partecipazione dei Direttori dei tre distretti e dei referenti delle sigle sindacali maggiormente rappresentative della Medicina Generale allo scopo di individuare soluzioni più consoni all’attuale contesto, nelle more dell’attuazione di tale tavolo, la tempestiva sospensione di ogni azione di trattenuta sugli emolumenti dei MMG interessati.

Certo in Suo imminente ed efficace intervento, colgo l’occasione per porgere i più cordiali saluti
Catanzaro 6 Marzo 2016