Guardie mediche, De Nardo (Fimmg): “Condividiamo le preoccupazioni del generale Battistini, basta con le aggressioni”

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“La Fimmg di Catanzaro condivide in pieno la preoccupazione espressa dal generale Antonio Battistini, commissario straordinario delle Asp di Catanzaro e di Vibo Valentia, sulle precarie condizioni di sicurezza in cui sono costretti a operare i medici di continuità assistenziale”.

E’ la presa di posizione del segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale di Catanzaro, dott. Gennaro De Nardo. “Le recenti aggressioni, tra le quali quella inaccettabile che ha subito la dottoressa Lucia Farfaglia a Soriano, certificano – spiega – la gravità di quanto sta accadendo e la necessità di intervenire adottando misure urgenti ed improrogabili”.

“Occorre, indifferibilmente, mettere in sicurezza le postazioni di continuità assistenziale. L’auspicio – sottolinea il dott. De Nardo – è che le autorità preposte intervengano e dotino le guardie mediche, anche mediante accorpamenti tra le stesse, di risorse umane e personale infermieristico adeguato a garantire sicurezza e prestazioni sanitarie efficienti.  E’ opportuno sottolineare che la legge 113 del 2020 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni” prevede che le ipotesi in cui le lesioni siano cagionate al personale esercente una professione sanitaria o sociosanitaria costituiscono una circostanza aggravante speciale che inasprisce le pene. Ne consegue che in caso di lesioni gravi è prevista la reclusione da quattro a dieci anni e in caso di lesioni gravissime da otto a sedici anni. Inoltre, con riferimento al personale sanitario e sociosanitario, i reati di lesioni e percosse sono procedibili d’ufficio. Questo significa che anche se la vittima non sporge una formale querela, lo Stato procederà comunque nei confronti del responsabile”.

“Inoltre, allo scopo di migliorare le prestazioni erogate a favore degli utenti,  è necessario che i cittadini – aggiunge il segretario generale della Fimmg Catanzaro – utilizzino le postazioni di continuità assistenziale per il servizio a cui sono preposte: l’assistenza medica di base, integrando così l’attività del medico di medicina generale,  e non i casi di emergenza-urgenza”.

“L’obiettivo finale – conclude il dott. De Nardo – è quello di consentire alle postazioni di continuità assistenziale di svolgere nel migliore dei modi il loro fondamentale ruolo a tutela della salute pubblica”.

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