“Sconcerto, rabbia e indignazione per l’aggressione subita dal primario del Pronto Soccorso di Lamezia Terme, dott. Rosarino Procopio”. E’ quanto afferma il dott. Gennaro De Nardo, segretario generale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) della Provincia di Catanzaro.
“La vile aggressione avvenuta ai danni del primario del Pronto Soccorso di Lamezia, al quale rivolgo la mia solidarietà e quella di tutto il sindacato che rappresento, certifica l’esistenza – continua il segretario provinciale della Fimmg – di una problematica ampiamente conosciuta da diverso tempo che impone la necessità indifferibile di rafforzare le misure di sicurezza per consentire agli operatori sanitari di lavorare in tranquillità e, soprattutto, tutelare la loro incolumità. Anche nelle postazioni di continuità assistenziale, come denunciato dalla Fimmg in diverse occasioni, i medici di medicina generale sono stati spesso oggetto di atti di prevaricazione che, a volte, sono culminati in eventi tragici”. “Le strutture di continuità assistenziale – aggiunge il dott. De Nardo – in tanti casi sono fatiscenti: la mancanza di videocitofono, l’assenza di telecamere di sorveglianza e di vigilanza notturna e la carenza di illuminazione esterna rappresentano criticità da superare per garantire la sicurezza dei medici. Inoltre, tali postazioni devono essere dotate di risorse umane e personale infermieristico adeguate a garantire sicurezza e prestazioni sanitarie efficienti. Non è possibile, infatti, lasciare da solo un medico, uomo o donna che sia, in tali strutture e nelle ore notturne”.
“Per tali ragioni – conclude il segretario provinciale della Fimmg Catanzaro – auspico una assunzione di responsabilità, a tutti i livelli, per consentire di adottare misure volte a tutelare gli operatori sanitari nella loro insostituibile funzione diretta a tutelare la salute pubblica”.