Sub codici: Varrina e De Nardo scrivono a Belcastro

by Antonello Torchia on

In merito alla problematica dei “sub codici esenzioni per patologia” il segretario regionale della Fimmg, Giuseppe Varrina, ed il segretario provinciale, Gennaro De Nardo, scrivono al direttore del dipartimento tutela della salute della Regione Calabria Antonio Belcastro.

Catanzaro, 14 ottobre 2019

dipartimento.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it
DOTT. ANTONIO BELCASTRO
DIRETTORE GENERALE
DIPARTIMENTO TUTELA SALUTE
REGIONE CALABRIA
88100 CATANZARO

Oggetto: Problematica sub codici esenzioni per patologia.

Preg.mo DR. BELCASTRO

Le scrivo in quanto, ad oggi, nonostante le numerose sollecitazioni e confronti avviati da questo sindacato in merito alla originale problematica dei sub codici , non è stato possibile giungere ad una soluzione uniforme e defi- nitiva della questione ormai , da tempo, innescata da dirigenti dell’ASP di Catanzaro.

Mi riferisco i particolare alla inopportuna ed originale scelta, da parte dell’ASP CZ, di imporre, in maniera autoreferenziale ed illegittima una proce- dura che impegnerebbe i medici di Medicina Generale a riportare sul modulo della ricetta del SSN i sub codici delle esenzione per patologia. Tale illegittima pretesa ha e sta arrecando non pochi disagi ai cittadini e ai medici di medicina generale, i quali spesso si vedono costretti a rinviare i pazienti giunti negli stu- di , di ritorno, per la mancata prenotazione delle prestazioni in quanto le richie- ste sarebbero mancanti dell’indicazione del sub codice in ricetta. Tale inoppor-

tuna e illegittima iniziativa determina una forte ed ingiustificata tensione del rapporto fiduciario tra medico e paziente.

A tale proposito, giova ricordare quanto segue:

1- la circolare del Min. della salute del 13/12/2001 , n. 13 pubblicata in GU del 21/02/2002 S.O. n. 32 “ Indicazioni per l’applicazione dei regolamenti relativi all’esenzioni per malattie croniche e Rare”, al paragrafo 4.3 già stabili- va che i MMG avrebbero dovuto inserire in ricetta le prime tre cifre del co- dice identificativo della condizione di esenzione.

  1. il disciplinare tecnico della nuova ricetta del SSN già varato con la legge 326/2003 e mai innovato, riprendendo i contenuti della precedente circo- lare ministeriale confermava , per il medico prescrittore, l’obbligo , in presenza di un’esenzione per patologia, di inserire solo ed esclusivamente le prime tre cifre del codice identificativo. I sub codici rappresentano una variante al co- dice principale che consente la concessione di alcuni esami in aggiunta a quelli previsti come standard per la patologia principale o di base.
  2. l’inserimento del sub codice in ricetta , da parte del medico, non è e non può essere realizzabile se non attraverso il ricorso ad illeciti artifizi, infatti nessuna Norma di carattere nazionale o regionale ne prevede l’utilità. Appren- do, che tale fantasioso ed originale orientamento adottato dai dirigenti aziendali troverebbe una sua motivazione nel prevenire eventuali ed ipotetiche inappro- priatezze prescrittive , correlate alla mancata indicazione del sub codice in ri- cetta da parte dei medici prescrittori , con ipotizzate conseguenze anche in ter- mini di eventuali danni erariali. Ovviamente tale ipotesi non è sostenibile in quanto la responsabilità dell’atto prescrittivo resta solo ed esclusivamente in carico al medico, indipendentemente dall’indicazione del sub codice , né può essere attribuibile al soggetto erogatore che, fino a prova contraria , ha l’obbli-

go di erogare la prestazione senza eccezione alcuna . Resta in carico all’azien- da provvedere agli eventuali successivi controlli e verifiche se ne ravvisasse la necessità.

4- la problematica è divenuta ancora più cogente con l’avvio della de- materializzazione della ricetta delle prestazioni di specialistica. Infatti, i con- tenuti della ricetta dematerializzata , compresi i codici di esenzione per patolo- gia, non sono modificabili ne prevedono l’inserimento di alcun sub codice in quanto residenti su piattaforma nazionale. Non è altresì realizzabile quanto pa- ventato dai referenti aziendali che vorrebbero derogare alla dematerializzazio- ne tutte quelle prestazioni contraddistinte da codici di esenzione per patologia che prevedono un sub codice. Definirei peregrina una scelta che rinuncia ai re- quisiti economici, della tacciabilità e trasparenza offerti dalla dematerializza- zione della ricetta. Appare evidente che questa organizzazione sindacale non intende perseguire dinamiche illegittime e autorefanziali che non riconoscono alcuna valenza in norme regionali o nazionali in materia prescrittiva.

Sulla base di quanto sopra, La invito formalmente a voler intervenire anche attraverso l’emanazione di una circolare esplicativa atta a chiarire ai di- rigenti dell’ASP di Catanzaro l’applicazione della materia in tema di prescri- zione su ricettario SSN e quindi rivedere le inopportune indicazioni emanate tali da rimuovere ogni disaggio arrecato ai cittadini e ai medici coinvolti.

Cordiali Saluti
Il segretario Generale Regionale
Dr. Giuseppe Varrina
Il segretario Generale Provinciale
Dr. Gennaro De Nardo

Written by: Antonello Torchia