Siamo, infatti, alla vigilia di grandi cambiamenti nell’organizzazione territoriale della salute.

Il pre accordo Collettivo Nazionale, fortissimamente sostenuto dalla FIMMG, getta le basi per una Rifondazione della Medicina Generale con l’istituzione delle aggregazioni funzionali e modelli erogativi (UTAP, Case della Salute, UCCP, ecc) che si concretizzeranno nelle varie realtà Regionali.

Tutto ciò, porterà, indubbi vantaggi per la salute dei cittadini che potranno disporre di una Medicina del Territorio in grado di garantire prestazioni per 12 o 24 ore.

Nello specifico della realtà Calabrese, questi nuovi modelli erogativi dell’Assistenza Sanitaria troveranno sicuramente puntuale applicazione.

I Medici di Continuità Assistenziale intendono partecipare a pieno titolo a questa riforma delle cure primarie, attraverso un lavoro di stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale, in maniera da garantire con Professionalità e competenza un’assistenza di 24 ore alla popolazione.

Da sempre, in una realtà difficile, come quella Calabrese, costituita da una miriade di Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, distribuiti su un territorio frastagliato e montuoso, collegato da una rete viaria insufficiente, la Continuità Assistenziale per tante ore al giorno (non importa se feriale o festivo) è stato un presidio sanitario riconosciuto ed apprezzato dai cittadini.

Con il nuovo Accordo Collettivo Nazionale e con la rivoluzione della Sanità Calabrese impostata dalla necessità di contenere i livelli di spesa, si aprono, dunque, nuove opportunità per dare maggiore dignità al lavoro medico e garantire al meglio la tutela della salute del paziente.