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LETTERA DEL D.G. GERARDO MANCUSO / IL CONSIGLIO DIRETTIVO FIMMG DI CATANZARO REPLICA AL D.G. DELLA ASP DI CATANZARO
 
LETTERA DEL D.G. GERARDO MANCUSO

IL CONSIGLIO DIRETTIVO FIMMG DI CATANZARO REPLICA AL D.G. DELLA ASP DI CATANZARO

COMUNICATO STAMPA

Campagna di vaccinazione. Il Consiglio direttivo della Fimmg di Catanzaro replica a Mancuso: <<L’Asp taglia sulla qualità>>.

Inaccettabili i tagli ai fondamentali servizi di sanità pubblica resi dalla medicina generale. Non si può risparmiare sui trecento medici di famiglia fino a due anni fa protagonisti di campagne vaccinali portate avanti in forma capillare su tutto il territorio provinciale.

Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Gerardo Mancuso, calcola che l’esclusione dei medici di famiglia dalla campagna di vaccinazione antinfluenzale fa risparmiare più di trecentocinquantamila euro. Ma in realtà questo è un taglio alla qualità. Perché il medico di famiglia, più di ogni altro, garantisce continuità dell’assistenza, visite a domicilio e il controllo dei pazienti rispetto a possibili effetti collaterali nel breve e lungo periodo.

Per chi ancora non se n’è accorto, il rapporto tra paziente e medico di famiglia si basa sulla fiducia. Non a caso molti hanno preferito acquistare (a loro spese) il vaccino e farsi curare dal proprio medico di base anziché nei centri ambulatoriali dell’Azienda sanitaria. E non è casuale il fatto che a Crotone, a Cosenza, a Reggio Calabria e nel resto d’Italia la vaccinazione contro l’influenza è affidata proprio ai  medici di famiglia.

Ma tant’è: l’Asp di Catanzaro ha imboccato una strada alternativa. Anche quest’anno ha scelto di portare avanti la campagna di vaccinazione gratuita attraverso i medici dei propri centri. E però non mancano testimonianze riferite a casi di vaccinazioni effettuate non direttamente dal medico ma tramite consegna di dosi ai famigliari di pazienti: e su questo siamo disposti a fornire tutte le informazioni necessarie a chiunque ne faccia richiesta.

A proposito di informazioni, alla Fimmg non interessa conoscere l’elenco dei quaranta medici vaccinatori dell’Asp. Mancuso si dice disposto a fornirci l’elenco, ma noi non lo abbiamo mai chiesto. Piuttosto, preferiremmo sapere se è stato acquisito il consenso informato dei pazienti interessati alla vaccinazione.

Tornando ai quaranta medici dell’Asp impegnati nella campagna antinfluenzale, la Fimmg esprime piena solidarietà a questi colleghi, costretti a farsi carico di un vasto bacino di utenza in passato gestito anche dai trecento medici di medicina generale.

La Fimmg vuole fare chiarezza anche su un altro punto. Se qualche medico di famiglia ha voluto somministrare i vaccini dell’Asp, lo ha fatto non in segno di dissenso rispetto al sindacato ma in forza della valenza umana di chi vive intensamente l’aspetto sociale della professione.

Ciò detto, pur comprendendo la posizione di qualche collega, il sindacato deve rispettare il proprio ruolo per la tutela dei medici. E dunque non può assecondare le scelte dell’Asp, contrarie alle norme dell’Accordo collettivo nazionale per la medicina generale. Al professor Mancuso, infatti, sfugge il contenuto della Convenzione nazionale dei medici di medicina generale che proprio in merito alla campagna di vaccinazione antinfluenzale prevede per i medici un ristoro economico (ma di rilevanza sociale) a compenso delle spese e quindi a copertura della tutela assicurativa, dei costi per la rimozione di rifiuti speciali e dei costi per il rilevamento dei dati e del consenso informato.

La Fimmg non è più disposta a prestare il fianco a polemiche sterili e agli attacchi di chi vuole fare apparire il sindacato diviso. Si tratta di provocazioni prive di fondamento. Del resto anche la recente competizione elettorale all’Ordine dei medici dimostra che la Fimmg è una sigla forte e compatta.

Catanzaro, 20 novembre 2011

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