Via L. Settembrini - 88100 Catanzaro (CZ) Cell. 338 6978409 |
LETTERA DEL D.G. GERARDO MANCUSO / IL CONSIGLIO DIRETTIVO FIMMG DI CATANZARO REPLICA AL D.G. DELLA ASP DI CATANZARO |
LETTERA DEL D.G. GERARDO MANCUSO |
IL CONSIGLIO DIRETTIVO FIMMG DI CATANZARO REPLICA AL D.G. DELLA ASP DI CATANZARO |
COMUNICATO STAMPA
Campagna di vaccinazione. Il Consiglio
direttivo della Fimmg di Catanzaro replica a Mancuso: <<L’Asp taglia
sulla qualità>>.
Inaccettabili i tagli
ai fondamentali servizi di sanità pubblica resi dalla medicina generale.
Non si può risparmiare sui trecento medici di famiglia fino a due anni
fa protagonisti di campagne vaccinali portate avanti in forma capillare
su tutto il territorio provinciale.
Il direttore generale
dell’Asp di Catanzaro, Gerardo Mancuso, calcola che l’esclusione dei
medici di famiglia dalla campagna di vaccinazione antinfluenzale fa
risparmiare più di trecentocinquantamila euro. Ma in realtà questo è un
taglio alla qualità. Perché il medico di famiglia, più di ogni altro,
garantisce continuità dell’assistenza, visite a domicilio e il controllo
dei pazienti rispetto a possibili effetti collaterali nel breve e lungo
periodo.
Per chi ancora non se n’è accorto, il rapporto tra paziente e medico
di famiglia si basa sulla fiducia. Non a caso molti hanno preferito
acquistare (a loro spese) il vaccino e farsi curare dal proprio medico
di base anziché nei centri ambulatoriali dell’Azienda sanitaria. E non è
casuale il fatto che a Crotone, a Cosenza, a Reggio Calabria e nel resto
d’Italia la vaccinazione contro l’influenza è affidata proprio ai
medici di famiglia.
Ma tant’è: l’Asp di
Catanzaro ha imboccato una strada alternativa. Anche quest’anno ha
scelto di portare avanti la campagna di vaccinazione gratuita attraverso
i medici dei propri centri. E però non mancano testimonianze riferite a
casi di vaccinazioni effettuate non direttamente dal medico ma tramite
consegna di dosi ai famigliari di pazienti: e su questo siamo disposti a
fornire tutte le informazioni necessarie a chiunque ne faccia richiesta.
A proposito di
informazioni, alla Fimmg non interessa conoscere l’elenco dei quaranta
medici vaccinatori dell’Asp. Mancuso si dice disposto a fornirci
l’elenco, ma noi non lo abbiamo mai chiesto. Piuttosto, preferiremmo
sapere se è stato acquisito il consenso informato dei pazienti
interessati alla vaccinazione.
Tornando ai quaranta
medici dell’Asp impegnati nella campagna antinfluenzale, la Fimmg
esprime piena solidarietà a questi colleghi, costretti a farsi carico di
un vasto bacino di utenza in passato gestito anche dai trecento medici
di medicina generale.
La Fimmg vuole fare
chiarezza anche su un altro punto. Se qualche medico di famiglia ha
voluto somministrare i vaccini dell’Asp, lo ha fatto non in segno di
dissenso rispetto al sindacato ma in forza della valenza umana di chi
vive intensamente l’aspetto sociale della professione.
Ciò detto, pur
comprendendo la posizione di qualche collega, il sindacato deve
rispettare il proprio ruolo per la tutela dei medici. E dunque non può
assecondare le scelte dell’Asp, contrarie alle norme dell’Accordo
collettivo nazionale per la medicina generale. Al professor Mancuso,
infatti, sfugge il contenuto della Convenzione nazionale dei medici di
medicina generale che proprio in merito alla campagna di vaccinazione
antinfluenzale prevede per i medici un ristoro economico (ma di
rilevanza sociale) a compenso delle spese e quindi a copertura della
tutela assicurativa, dei costi per la rimozione di rifiuti speciali e
dei costi per il rilevamento dei dati e del consenso informato.
La Fimmg non è più
disposta a prestare il fianco a polemiche sterili e agli attacchi di chi
vuole fare apparire il sindacato diviso. Si tratta di provocazioni prive
di fondamento. Del resto anche la recente competizione elettorale
all’Ordine dei medici dimostra che la Fimmg è una sigla forte e
compatta.
Catanzaro, 20
novembre 2011 |