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Il 9 e il 10 febbraio medici di famiglia in sciopero |
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28-01-2012 20:09 - Il 9 e il 10 febbraio medici di famiglia in sciopero
I medici di famiglia scioperano per dire "no" alla riforma previdenziale del governo Monti. Lo riferisce una nota della Fimmg di Catanzaro diffusa a conclusione di un'assemblea aperta dal segretario generale della Fimmg Gennaro De Nardo. "Gli ambulatori rimarranno chiusi il 9 e il 10 febbraio, ma, nel rispetto dell'Accordo nazionale collettivo - riporta la nota - saranno garantite le visite domiciliari urgenti, quelle domiciliari programmate per i malati terminali e l'assistenza domiciliare integrata, rivolta ai pazienti bisognosi anche di altri interventi di tipo socio-sanitario. I medici della continuità assistenziale (ex guardie mediche) sciopereranno dalle 10 dell'11 febbraio alle 20 del 12. I medici del Servizio 118 dalle 8 dell'11 febbraio alle 20 del 12 febbraio". "Al centro della protesta - prosegue la nota - c'é la legge 22 dicembre 2011 numero 214 (conversione in legge del 'Decreto Salva Italia'). Questa legge, di fatto, prospetta il rischio di un commissariamento dell'Enpam (Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri). Infatti si chiede all'ente di predisporre in poco tempo (entro giugno) misure per assicurare l'equilibrio tra entrate e uscite secondo bilanci riferiti ad un arco di ben cinquant'anni. Inoltre, a garanzia dell'equilibrio di bilancio non può essere contabilizzato l'ingente patrimonio dell'Enpam, un patrimonio che significa: un più alto rendimento contributivo rispetto all'Inps, solidarietà agli iscritti (ad esempio in caso di invalidità e di morte) e la possibilità di fronteggiare fasi come quella dell'esodo massiccio dei nati negli anni '50 caratterizzate da un numero di medici in ingresso insufficiente a compensare il numero di medici avviati alla pensione''. "I medici dicono no agli 'scippi' - è detto ancora nella nota - e ad ulteriori sacrifici. Perché con la tassazione già contribuiscono alle pensioni dell'Inps. E inoltre, con il blocco dei contratti e l'aumento delle spese gestionali, i medici di famiglia già concorrono ai sacrifici richiesti al paese". |