CRONACA / Prescrizioni scorrette di medicinali? I medici di famiglia contro le Iene

Il segretario della Fimmg di Catanzaro Gennaro De Nardo: "Nella trasmissione di Italia Uno conclusioni irricevibili e denigratorie"

Domenica 25 Marzo 2012 - 14:14

<<Irricevibili e denigratorie le conclusioni emerse dal servizio delle Iene mandato in onda su Italia Uno giovedì scorso>>. E’ quanto dichiara il segretario generale della Fimmg di Catanzaro, Gennaro De Nardo, in linea con la presa di posizione del segretario nazionale, Giacomo Milillo.

<<Nel servizio dedicato alla prescrizione dei farmaci generici - prosegue De Nardo -, solo sulla base di qualche dichiarazione anonima e solo sulla base di un plico di ricette, si getta discredito sull’intera classe medica. Senza il rigore proprio di ogni inchiesta, si offrono persino ipotetici valori percentuali, facendo passare l’idea di un Servizio sanitario nazionale gestito da migliaia di medici di famiglia che, in sintonia con gli informatori scientifici, prescriverebbero farmaci oltre il necessario, scrivendo sulla ricetta “non sostituibile” al fine di ricevere in cambio preziosi regali di ogni tipo>>.

<<Il medico - continua De Nardo - scrive “non sostituibile” sulla ricetta non per avere in cambio viaggi e televisori, ma per rispettare secondo scienza e coscienza precise linee guida, facendo in modo che il paziente, spesso anziano, non si veda cambiare di continuo le medicine a seconda della disponibilità di magazzino della farmacia>>.

<<La Fimmg - prosegue il segretario della sezione catanzarese - non mette in discussione l’efficacia dei farmaci generici, ma non è vero che i “generici” sono fra loro identici. Di più: l’equivalenza si lega a sofisticati concetti farmacologici “di laboratorio”, e non alla pratica medica sul campo. Il medico, dunque, ha tanti buoni motivi - etici e deontologici - per scrivere “non sostituibile”, non da ultimo quello di evitare ai pazienti la confusione dettata dai frequenti cambi di prodotto>>.

<<Rispetto alla puntata-spazzatura delle “Iene” - conclude De Nardo - la Fimmg nazionale valuta la possibilità di agire legalmente per tutelare il buon nome della categoria. Inoltre il sindacato è disposto a confrontarsi pubblicamente con il farmacologo intervistato per il servizio televisivo, il professor Garattini, e con altri autorevoli professionisti>>.