Indagine Fimmg, Mmg lontani dall'essere in rete
con l'Asl
I medici di medicina generale, benché sempre
più informatizzati, sono ancora lontani dall'essere in rete con l'Asl e
ad anni luce dalla ricetta elettronica. È quanto emerge da un'indagine
Fimmg, ripresa dal Sole 24 Ore Sanità, che evidenzia come se il 99% dei
medici si collega a Internet e il 95% gestisce una cartella clinica
informatizzata, solo il 59% "dialoga" con l'Asl e appena l'11,8%
utilizza le ricette on line. Con dati diversa da Regione a Regione. Va,
invece, a gonfie vele il cammino verso le forme associative, solo il 16%
dei medici, infatti, lavora da solo. Peraltro, rileva l'indagine, il
gruppo è ancora da perfezionare, i pazienti, cioè, riescono a godere
soltanto in parte dei possibili vantaggi dell'associazionismo. Altri
punti dolenti emersi dall'indagine riguardano l'impiego limitato di una
serie di apparecchiature per i controlli di prima istanza: solo nel 10%
dei casi si impiega l'elettrocardiogramma, nel 6% lo spirometro, nel 9%
l'ecografo. Il più usato tra quelli considerati è il pulsossimetro, cui
si fa ricorso nel 37% dei casi. A commento dell'indagine Giacomo Milillo
(foto), segretario nazionale Fimmg evidenzia che «la categoria mette in
guardia la pubblica opinione, Governo e Regioni: non poniamo
rivendicazioni salariali, ma chiediamo di essere affiancati da personale
qualificato, non medico, che ci supporti e ci aiuti a recuperare tempo
per l'assistenza e allo stesso scopo di essere dotati di supporti
tecnologici adeguati. Se fossimo coinvolti nella scelta degli strumenti
destinati sia all'innovazione del sistema che della nostra pratica
quotidiana, gran parte dei disagi sarebbe evitata. Questo è il contenuto
della "vertenza informatica" che la Fimmg ha definito nell'ambito
dell'ultimo Convegno quadri e Consiglio nazionale, elaborando un
documento che sottoporremo a Governo e Regioni». (Doctor news 18 Maggio)
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