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Non c’è pace nel settore Continuità Assistenziale  dell’ASP di Catanzaro.

Dr Antonio Montuoro

COMUNICATO STAMPA 

Non c’è pace nel settore Continuità Assistenziale  dell’ASP di Catanzaro.

Nel mentre continuano le proteste per la ventilata ipotesi di chiusura di trentatré postazioni sulle sessanta esistenti nella provincia, due nuovi episodi di violenza si aggiungono a quello delle scorse settimane in cui è incappato un medico della sede di Cropani.

 L’altra sera nella Postazione di Catanzaro Lido la Dottoressa in servizio è stata oggetto di insulti e pesanti minacce da parte di un gruppo di persone di etnia rom.

Nella postazione di Soverato, invece, un’altra Dottoressa ha dovuto inopinatamente assistere ad “atti osceni “ posti in essere, all’improvviso, da una persona, con molte probabilità, mentalmente disturbata.

Questo preoccupante susseguirsi di episodi di violenza, fisica e psicologica, ai danni di medici donne, rende non più rinviabile la ricerca di soluzioni efficaci per garantire la sicurezza delle postazioni di Continuità Assistenziale.

Evidentemente, l’aumento anche nella nostre zone di fenomeni di violenza e microcriminalità trova terreno fertile in questi presidi sanitari sul territorio che, durante le ore notturne, diventano gli “ avamposti degli uomini perduti “ di fordiana memoria .

Da più tempo la FIMMG Continuità Assistenziale di Catanzaro ha fatto presente l’insostenibilità di questa situazione che rende ancor più gravosa e rischiosa, soprattutto per le donne, l’attività di medico nelle postazioni di continuità assistenziale.

Un’attività che, come ampiamente noto, avviene senza l’ ausilio di mezzi diagnostici adeguati, con pochi farmaci essenziali a disposizione, in cui tutto viene demandato alla professionalità maturata nei lunghi anni di “ guardista “ , nonché  all’empatia che si viene a creare tra medico e paziente.

Per martedì della prossima settimana, su nostra richiesta, è prevista una riunione tra organizzazioni mediche e dirigenza aziendale per discutere della sicurezza delle sedi e di altre questioni sul tappeto da anni ed ormai non più rinviabili.

Mi auguro che trattandosi di un incontro tra interlocutori seri, persone perbene dotate di spirito civico, si possano finalmente creare le condizioni per quella svolta capace di riqualificare e rimotivare la nostra professione.

                                                                                                  Dr Antonio Montuoro

                                                                                         ( Segretario FIMMG C. A. Catanzaro)

Catanzaro 03/07/2009 

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