Mmg e pediatri revocato sciopero
Sciopero revocato da una trattativa in extremis. I sindacati che
avevano indetto per oggi la giornata di astensione dal lavoro -
Fimmg, Fimp e Cipe - sono stati convocati di sera per un incontro "a
puntate", prima con il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo e
il coordinatore del comitato di settore delle Regioni Claudio
Montaldo, poi alle 21.30 con il sottosegretario del premier
Renzi, Claudio De Vincenti. I tre sindacati in una nota
congiunta hanno ribadito che sospenderebbero lo sciopero 8-20 ( e
dei medici di guardia 20-24 e servizi 8-13) "solo in presenza di
elementi concreti per la risoluzione della controversia". «Peraltro,
i colloqui sono iniziati tardi. I colleghi che hanno scritto sulla
porta dello studio che il 19 scioperano, domani (oggi ndr) non
lavoreranno comunque, sia o meno lo sciopero sospeso. Che devono
fare?», spiega un commentatore vicino a Fimmg. L'incontro con mmg
e pediatri, sollecitato dal premier Renzi per evitare una rottura
considerata evitabile dagli osservatori, è un colpo di scena. Fino
all'ultimo il leader Fimmg Giacomo Milillo aveva ribadito che
dalle regioni, a parte qualche singolo cenno di solidarietà, era
arrivato silenzio assordante rispetto alle richieste del sindacato:
«Scioperiamo per mantenere l'autonomia professionale nella
convenzione e diciamo no a un'organizzazione calata dall'alto. Dopo
la proclamazione dello sciopero, la conferenza delle regioni è
rimasta ferma sulle sue posizioni, malgrado prese di distanza di
singole regioni, come quella del presidente toscano Enrico Rossi
(che ha sottolineato come debbano essere i medici gli artefici della
riforma che li riguarda ndr). Lo sciopero va inteso non come
dispetto alle istituzioni ma come passaggio all'azione di dire la
verità ai cittadini, e fargli capire che il rapporto di fiducia è a
rischio». Gli altri sindacati della medicina generale invece - Smi,
Snami, Simet, Intesa Sindacale e Triplice riuniti in
un'intersindacale in sede Smi - ieri hanno spiegato che, malgrado
Fimmg rappresenti il 65% dei mmg sindacalizzati, «la maggioranza dei
medici di famiglia non condivide uno sciopero corporativo ed
autoreferenziale», e anziché scioperare per sollecitare la
convenzione nazionale come fa Fimmg bisognerebbe migliorare o
bloccare la legge Balduzzi. Per Angelo Testa, segretario Snami: «La
Fimmg sciopera per realizzare proprio quella convenzione e quella
legge che creano le condizioni -addotte a motivo dello sciopero -
per spersonalizzare il lavoro del medico di famiglia e renderlo
dipendente da ordini di servizio. Quando ci dicono che anziché stare
al tavolo faremmo bene a scioperare anche noi e raccogliere firme
per un referendum anti-legge Balduzzi la risposta è che ad aprile
interpellai Milillo per fare un fronte comune in favore della
modifica della legge, per scioperare insieme, e il segretario Fimmg
rispose che ognuno si deve fare il suo sciopero. La verità è che
loro nel 2007 la rifondazione della medicina generale la
immaginavano con nuove risorse, ora le risorse non ci sono più e il
loro progetto è superato ».
Mauro Miserendino
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