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La FIMMG dichiara lo stato di agitazione della categoria dei medici di medicina generale nei confronti del Governo |
Giacomo Milillo |
Il Segretario Generale Nazionale
La FIMMG dichiara lo stato di agitazione della
categoria dei medici di medicina generale nei confronti del Governo per
rappresentare il grave disagio nei confronti dei provvedimenti
annunciati nella manovra economica che sta per essere emanata. In particolare, l’ulteriore rinvio di un anno rispetto
alla previsione di adeguamenti economici, in analogia a quanto previsto
per il pubblico impiego, appare particolarmente iniquo e penalizzante la
categoria dei medici di medicina generale, in quanto liberi
professionisti convenzionati. Rispetto ai dipendenti pubblici, a cui i fattori di
produzione dell’attività sono forniti direttamente dallo Stato, i medici
di medicina generale devono sostenere in proprio tutte le spese relative
all’attività convenzionata con i compensi riconosciuti dagli Accordi
Collettivi. A tutto ciò si deve ulteriormente aggiungere la mancata
previsione della “vacanza contrattuale” riconosciuta ai dipendenti
pubblici alla scadenza dei rispettivi Contratti. Il blocco degli adeguamenti per quattro anni consecutivi
esporrà dunque la categoria, oltre che al sacrificio richiesto alla
collettività in questo periodo di difficoltà economiche, sacrificio a
cui non intende sottrarsi, ad una penalizzazione ulteriore, legata al
fisiologico aumento dei costi che sottrarranno ulteriori quote del
compenso professionale. L’effetto sarà dirompente sui livelli assistenziali
proprio in un periodo in cui la categoria è impegnata in un processo di
innovazione tecnologica (e-Health) e di cambiamento strutturale che
avrebbero potuto contribuire nel breve periodo ad una razionalizzazione
dell’impiego delle risorse tale da offrire nuove e concrete prospettive
di sostenibilità al SSN. Per quanto esposto la FIMMG chiede l’attuazione delle
procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi dell’art. 2, comma
2, della legge 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000. La FIMMG si riserva di individuare e comunicare
le date e le modalità di eventuali scioperi o di altre azioni di lotta
sindacale dopo l’effettuazione delle richieste procedure di
conciliazione o comunque trascorsi i termini previsti dalla legge per le
stesse. Distinti saluti Giacomo Milillo |