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Come risponde il Direttore generale Prof. Gerardo Mancuso sulla campagna vaccinale
Redazione

La FIMMG di Catanzaro ha inviato alla stampa, che lo ha pubblicato, il comunicato stampa della propria Assemblea, che segue, sulla CAMPAGNA VACCINALE 2011-2012. Ed ecco, a seguire, come risponde il Direttore Generale della ASP Prof. Gerardo Mancuso  A nostro parere il suddetto direttore, con tono populistico, vanta un'organizzazione capillare di vaccinazione che non possiede, una disponibilità per la vaccinazione dei pazienti allettati del territorio di competenza che non conosce ed offre una possibilità di ritirare i vaccini ai Medici di Famiglia che SA BENE, vista la sua competenza normativa, non può essere accolta, essendo la Vaccinazione anti influenzale un servizio che esula dalla Convenzione e che nelle altre province Calabresi è stata attuata rispettando il dialogo con le organizzazioni sindacali di categoria che egli ha palesemente rifiutato, DISCONOSCENDONE IL RUOLO ISTITUZIONALMENTE RICONOSCIUTO. Ma con il populismo non si raggiungono tutti i pazienti che avrebbero necessità di essere vaccinati e, in molti, in questa crisi economica, saranno costretti ad acquistare il vaccino, che il proprio Medico di Famiglia provvederà a somministrargli. Come pure in molti, nonostante i proclami del direttore generale di successi che paiono assimilare un atto sanitario costituzionalmente dovuto ad una tornata elettorale, i cui numeri solo egli certifica, non andranno ai poli di vaccinazione e l'incremento del consumo dei farmaci e delle ospedalizzazioni (se non dei decessi) che seguiranno smentiranno la pretesa dell'attuale dirigente di aver raggiunto i suoi obiettivi di vaccinazione e di risparmio. Noi, che vediamo direttamente l'aumentare delle complicanze negli anziani a rischio e siamo sul fronte da numerosi lustri, sappiamo bene che, anche quest'anno, non saranno raggiunti ne gli uni ne l'altro. Tutto ciò nel disinteresse delle Autorità Sanitarie Regionali e mentre i cittadini bisognosi della provincia catanzarese, come l'anno precedente, "si dovranno arrangiare".

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